La legge 14/2023 pubblicata in Gazzetta ufficiale il 27 febbraio ha prorogato, fino al 30 giugno, il lavoro agile per i lavoratori pubblici e privati ritenuti “fragili” ai sensi del DM 4 febbraio 2022 e per i soli lavoratori del privato che hanno figli under 14.
“Come al solito siamo a commentare dell’ennesima proroga e di un diritto allo smartworking che è ben lontano” dall’essere una modalità di esecuzione della prestazione lavorativa che può essere utilizzata da qualunque lavoratore al di là della propria condizione di salute o famigliare” dichiara Gilberto Gini di smart workers union;
“Questo tipo di misure creano solo divisioni tra i lavoratori e sono ben lontane dal comprendere culturalmente le innovazioni apportate dalla digitalizzazione del mondo del lavoro” continua Gini, “sono necessari provvedimenti che favoriscano la formazione dei lavoratori sulle competenze digitali e l’utilizzo di nuovi modelli organizzativi e dei nuovi processi digitali nel lavoro pubblico e privato “
“Continuare solo con le proroghe a favore di una ristretta tipologia di lavoratori è sinonimo di arretratezza che non fa cogliere i grandi vantaggi e benefici che arriverebbero da una vera digitalizzazione del mondo del lavoro fruibile da tutti”
“Per questo motivo scriveremo nei prossimi giorni ai ministri Calderone e Zangrillo proponendo soluzioni per favorire la digitalizzazione del lavoro, un miglior bilanciamento tra vita privata e vita professionale ed un minor impatto ambientale” conclude il sindacalista.
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