“In vista delle scadenze di fine giugno, in tema di smart working, è necessario abbandonare le logiche emergenziali e realizzare nuove misure che diventino strutturali ” dichiara Gilberto Gini di Smart Workers Union;
“Il Governo prenda atto che nel paese è sempre più crescente la richiesta di lavorare da remoto con una nuova organizzazione del lavoro che riesca a conciliare meglio i tempi di vita e lavoro” continua Gini;
“Il lavoro agile deve essere esteso il più possibile a tutte quelle tipologie di lavoro che possono essere eseguite da remoto per migliorare il benessere dei lavoratori, aumentare la produttività e inquinare meno;
Sulla ipotesi della proroga del diritto al lavoro agile per i lavoratori fragili, “riteniamo che sia necessario innanzitutto ampliare la platea dei lavoratori che rientrano in questa categoria e approvare immediatamente una legge in Parlamento che preveda tutele strutturali, come gli accomodamenti ragionevoli e permessi specifici, anche per chi non può eseguire da remoto la prestazione lavorativa.” continua il sindacalista;
Infine sulle dichiarazioni del Ministro Zangrillo sul diritto allo smart working per chi ha figli under 14, “registriamo una volontà politica in controtendenza a quella del Governo che vuole combattere la denatalità. Ricordiamo al Ministro che una misura del genere, che va indubbiamente incontro alle esigenze delle famiglie, va estesa anche ai lavoratori pubblici.
“Il lavoro agile o remoto che sia, deve diventare una delle modalità ordinarie di esecuzione della prestazione lavorativa, non deve essere considerato solo una misura emergenziale o per una categoria specifica, ma al contrario va estesa a tutti quei lavoratori che ne fanno richiesta”, conclude Gini.
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