E’ stato approvato dai Ministri Speranza, Orlando e Brunetta, il decreto interministeriale che prevede le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 28 febbraio 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, secondo la disciplina definita nei Contratti collettivi, ove presente, in modalità agile.
Purtroppo il decreto dimezza le tutele dei lavoratori fragili ed il diritto allo smart working come misura di tutela della salute dei lavoratori. Infatti mentre in tutta Italia lo stato di emergenza termina al 31 marzo 2022, per i lavoratori fragili si riduce la possibilità di fruizione del lavoro agile che rimane valida solo fino al 28 febbraio.
Un vero e proprio paradosso che toglie tutele proprio a chi ne aveva più bisogno, in un momento in cui la pandemia non è affatto terminata. In questa fase sarebbe stato necessario prorogare il diritto al lavoro agile almeno fino alla scadenza dello stato di emergenza e poi iniziare ad utilizzare l’istituto del telelavoro per i lavoratori fragili.
La nostra organizzazione sindacale sta valutando un eventuale ricorso al decreto, continueremo a tenervi aggiornati.
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