lavoro agile per i lavoratori fragili

Il Consiglio dei Ministri di ieri, accogliendo anche la richiesta di Smart Workers Union, ha prorogato il diritto al lavoro agile per i lavoratori del pubblico impiego e del lavoro privato, fino al 31 dicembre 2023.

Il Dl approvato stabilisce che all’articolo 1, comma 306, della legge 197/2022, la data del 30 settembre 2023 sia sostituita con quella del 31 dicembre di quest’anno.

Il comma 306 riguarda il diritto dei lavoratori super fragili, cioè quelli nelle condizioni specificate nel individuate dal decreto ministeriale del 4 febbraio 2022, sia del settore pubblico che di quello privato.

Questi lavoratori devono poter svolgere l’attività in modalità agile anche tramite l’assegnazione a mansioni differenti (purché nella stessa categoria o area di inquadramento) da quelle svolte nei luoghi di lavoro.

In particolare per il settore pubblico il testo prevede che «il personale docente del sistema nazionale di istruzione che svolge la prestazione in modalità agile è adibito ad attività di supporto all’attuazione del Piano triennale dell’offerta formativa».

Se il testo del provvedimento sarà confermato nella versione definitiva del Dl, dunque la scadenza del 31 dicembre viene estesa ai super fragili (pubblici e privati), per i quali la tutela si sarebbe conclusa il 30 settembre.

I lavoratori fragili (quelli non rientranti del DM 4 febbraio 2022), del solo lavoro privato, ritenuti maggiormente esposti al rischio COVID-19, possono richiedere il lavoro agile sulla base di valutazioni opportunatamente certificate dal medico competente.

Ora però è arrivato il momento di colmare il vuoto legislativo sulle tutele dei lavoratori fragili, disabili e caregiver, il Governo ha il dovere di avviare l’iter parlamentare per regolamentare il rapporto di lavoro di queste categorie di lavoratori senza creare antipatiche disparità di trattamento.

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