Il decreto Milleproroghe ha esteso, fino al termine dello stato di emergenza (31 gennaio 2021) e comunque non oltre il 31 marzo 2021, l’obbligo di sorveglianza sanitaria da parte dei datori di lavoro nei confronti dei lavoratori fragili.
L’obbligo si applica anche a quei datori di lavoro che non sono obbligati alla nomina del medico competente.
Viene prorogato, con le stesse modalità sopra descritte, per i datori di lavoro privati, la possibilità di attivare il lavoro agile ai propri dipendenti in maniera semplificata (senza accordo individuale).
Anche per la pubblica amministrazione è prevista analoga proroga sulla modalità semplificata e sono prorogate anche fino al 31 gennaio 2021 tutte le disposizioni contenute nel DM 10 ottobre 2020 (salute, figli minori, distanza, uso mezzi pubblici).
Sulle percentuali da applicare nelle amministrazioni, l’articolo 263 del decreto rilancio, che prevedeva almeno il 50%, viene anch’esso esteso fino al termine dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 marzo 2021.
Per quanto riguarda l’adozione o meno del Pola da parte dei singoli enti, le disposizioni previste dall’articolo 263 del decreto rilancio hanno la prevalenza almeno fino alla data del 31 marzo 2021.
La proroga delle disposizioni sullo smart working e sui lavoratori fragili è positiva, ma con l’aumento dei contagi ed il minor uso del lavoro agile ci aspettiamo dal Governo normative che prevedano un uso massiccio della nuova organizzazione del lavoro in ambito del lavoro privato e pubblico.
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