Con l’approvazione del Decreto Covid, è stato prorogato lo stato di emergenza sanitaria al 31 luglio 2021.
In tema di lavoro agile viene prorogata la disposizione che prevede che per l’intero periodo di cui al comma 1 (Emergenza Sanitaria), i datori di lavoro del settore privato comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Viene anche confermata la proroga della procedura semplificata per l’adozione del lavoro agile sia per il lavoro Privato che per il Pubblico Impiego.
Infine il decreto stabilisce, in tema di smart working, che rimangono in vigore tutte le previsioni dell’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, che prevedeva:
- che il lavoro agile e’ una delle modalità ordinarie di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
- che va limitata la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare le attività indifferibili e che richiedono tale presenza;
- Che si può prescindere dall’accordo individuale;
- che la prestazione lavorativa può essere svolta anche con gli strumenti informatici del lavoratore.
In definitiva si tratta di un decreto che sostanzialmente proroga lo stato di fatto precedente in materia di lavoro agile, che mantiene la sua natura emergenziale. Anche se avremmo preferito una misura che obbligasse l’adozione dello smart working da parte dei datori di lavoro, si può affermare che ha prevalso il buonsenso e che il Governo accompagnerà questa modalità di organizzazione del lavoro alla campagna vaccinale in corso.
Durante la proroga, nella speranza che venga estesa al 30 settembre, è assolutamente necessario mettere in atto tutte le disposizioni per uno smart working adottabile a regime, sia nel lavoro privato che nel pubblico impiego, il tempo delle riflessioni è terminato ed i lavoratori non possono attendere ancora.
Scarica il testo del decreto completo qui
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