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Il decreto legge 30/2021 pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 marzo 2021 n.62 reintroduce i congedi Covid, il bonus baby sitting ed il diritto allo smart working, in caso di Dad, infezione o quarantena dei figli minori di 16 anni.

I lavoratori che hanno fruito di periodi di congedo parentale tra il 1° gennaio 2021 e il 13 marzo possono chiedere di convertirli in congedo Covid-19 retribuiti al 50% se il figlio è minore di 14 anni.

Per i figli con età tra 14 e 16 anni i congedi non sono retribuiti.

Il diritto alla smart working o al Congedo Covid ha una durata pari alla sospensione dell’attività didattica in presenza, alla durata dell’infezione o al periodo di quarantena del figlio.

I congedi spettano anche ai genitori di figli disabili gravi (Legge 104/92), iscritti a scuole di ogni ordine e grado oppure ospitati presso centri diurni residenziali, impossibilitati a svolgere la loro professione in modalità agile.

Non si ha il diritto allo smart working, al congedo Covid-19 o al bonus baby sitting se l’altro genitore lavora in modalità agile o fruisce del congedo Covid-19, oppure non svolge alcuna attività lavorativa o è sospeso dal lavoro, salvo che non sia genitore anche di altri figli minori di 14 anni avuti da altri soggetti che non stiano fruendo di nessuna delle misure di cui sopra.

Il decreto introduce anche un bonus per l’acquisto di servizi di baby sitting, nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali, e può essere richiesto purché le prestazioni di baby sitting riguardino figli minori di 14 anni.

Il bonus spetta a: i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS;· i lavoratori autonomi;· il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;· i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori socio-sanitari,per i figli conviventi minori di anni 14.

Pur riconoscendo l’eccezionalità della situazione pandemica e della difficoltà nel prendere misure di contenimento, riteniamo che lo smart working non dovrebbe essere considerato come alternativa ai congedi che dovrebbero essere retribuiti al 100% ed essere sempre disponibili per i lavoratori per tutto il periodo di emergenza epidemiologica.

Per scaricare il Dl 30/2021 in versione integrale clicca qui

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