Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge 24 dicembre 2021 n.221 viene ufficializzata la proroga dello stato di emergenza al 31 marzo 2022.
Per quanto riguarda lo #smartworking non ci sono grossi cambiamenti, la procedura semplificata per l’attivazione del lavoro agile rimane confermata per il lavoro privato mentre nel pubblico impiego devono intendersi prorogati gli accordi individuali in scadenza al 31 dicembre 2021.
Per i “lavoratori fragili”, rimane il diritto a svolgere la prestazione lavorativa in smart working fino al 28 febbraio 2022, la prestazione lavorativa sarà normalmente svolta, secondo la disciplina definita nei Contratti collettivi, ove presente, in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti vigenti, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto.
Sarà poi un decreto del Ministro della salute, di concerto con i Ministri del lavoro e delle politiche sociali e per la pubblica amministrazione, da adottare entro 30 giorni, ad individuare le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 28 febbraio 2022, si può applicare quanto sopra previsto.
Infine sui congedi parentali il decreto legge stabilisce che continuano ad averne il diritto i genitori di figli minori conviventi di 16 anni nei casi di:
- sospensione dell’attività didattica in presenza
- infezione da Covid 19
- quarantena
Purtroppo l’indennità pari al 50% della retribuzione è prevista solo per chi ha figli fino a 14 anni, nessuna indennità è dovuta per la fascia 14-16
Come organizzazione sindacale ribadiamo la nostra netta contrarietà al decreto legge in questione, che non solo non adotta il lavoro agile come misura emergenziale, ma che addirittura tenta di ridurlo ai lavoratori fragili e non agevola le cure ai figli attraverso i congedi parentali.
Leggi e scarica il decreto legge 24 dicembre 2021 n.221 qui
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