In questi mesi di emergenza pandemica da Covid-19 lo stato di necessità ha costretto il Governo italiano ad imporre l’utilizzo massiccio della prestazione lavorativa da remoto per contenere il contagio. Sono state così incentivate ed introdotte su larga scala forme atipiche di telelavoro, di smart working, di co-working, di tele-working e home-working sia nel lavoro privato che nel pubblico impiego.
Paradossalmente queste modalità di prestazione lavorativa obbligata ha avviato prospettive lavorative inimmaginabili e offerto nell’immediato al lavoratore vantaggi enormi in termini di miglioramento della qualità della vita, dei rapporti umani e della gestione dei dei propri bioritmi. Tanti vantaggi si sono avuti per l’ambiente, l’inquinamento è diminuito notevolmente, e il pendolarismo si è attenuato migliorando la mobilità dei territori.
La pandemia ci offre una occasione unica per un cambio epocale in tutti quegli ambiti lavorativi dove la forma di prestazione lavorativa non necessariamente deve avvenire in presenza e in quegli ambienti digitalizzati e tecnologici. Una occasione da non buttare al vento e da cogliere al volo, per ammodernare il paese con una pubblica amministrazione più efficiente e aziende all’avanguardia. Ma soprattutto avere lavoratori più felici e padroni del proprio tempo.
L’utilizzo della tecnologia, delle reti e dell’informatica nel mondo produttivo permetterà sempre di più il lavoro da remoto, migliorando la vita dei lavoratori, con una sostanziale riduzione dell’orario della prestazione lavorativa, migliorando la qualità dei servizi ai cittadini.
Il progetto Smart Workers Union nasce per incentivare e sostenere il lavoro da remoto e digitale in tutte le sue forme e livelli e per tutelare tutte le tipologie di lavoratori che operano con queste modalità lavorative. (telelavoro, smart-working, co-working, tele-working, home-working, ecc).
Smart Workers Union il sindacato smart per il lavoro agile.
Per informazioni scrivi a info@smartworkersunion.it