Il Centro Studi Unificato Ordine dei consulenti del lavoro provincia di Milano – Ancil Up Milano ha presentato una proposta normativa sul lavoro agile aggiornata sulla base dell’evoluzione del fenomeno , presentata da Andrea Asnaghi in occasione delle giornate di Assisi (17-19 novembre 2022) dedicate al Consiglio Nazionale Ancl e al 40° anniversario del primo convegno dei Centri Studi Ancl.
Secondo i consulenti del lavoro c’e’ la necessità di adeguare lo strumento normativo attuale (la L. n. 81/2017) sul lavoro agile, perchè la contrattazione collettiva per quanto importante ed in alcuni casi veramente di guida e di sostegno allo sviluppo di questa modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, non è sufficiente a costituire l’azione di regolazione necessaria ad un così ampio e variegato fenomeno.
Per il Centro Studi – “anche il Protocollo italiano sul lavoro agile del 2021 ha dimostrato di non essere particolarmente innovativo, replicando per lo più quanto già previsto dalla Legge n. 81/2017 e dal buon senso delle esperienze concertative, senza affrontare i nodi più importanti che la norma ha lasciato aperti. Osserviamo inoltre che la legge attuale non solo è caratterizzata da spazi interpretativi troppo ampli, di per sé confusivi, ma paradossalmente in qualche passaggio prevede delle restrizioni che portano il lavoro agile ad avere meno flessibilità dello stesso telelavoro.”
Una proposta normativa che non convince pienamente Smart Workers Union soprattutto perchè limita l’accesso al lavoro agile ad una parte di lavoratori, ed è ben lontana dal garantire un vero diritto allo smart working.
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