In Olanda il remote working diminuisce e modifica il traffico causato dal pendolarismo perchè la gran parte dei lavoratori sceglie di lavorare la prima parte della giornata lavorativa in smart working recandosi in ufficio nelle ore successive.
A riportare questa nuova tendenza è una intervista di Nu.nl a Jannes Van der Velde dell’associazione dei datori di lavoro AWVN che dichiara che questa è “una situazione vantaggiosa per tutti, Il tempo per recarsi sul posto di lavoro spesso va a discapito del tempo di lavoro e dell’energia. Questo va a vantaggio sia del dipendente che del datore di lavoro”.
Questo nuovo fenomeno di mettersi in strada più tardi si riflette nella cosiddetta pesantezza degli ingorghi nell’ora di punta del mattino. “Per la prima volta da anni, vediamo diminuire la pesantezza degli ingorghi mattutini”, afferma l’esperto di traffico Arnoud Broekhuis. “Crediamo che questo sia dovuto al fatto che le persone si mettono in strada più tardi e in modo più distribuito”.
Il martedì e il giovedì sono diventati i giorni preferiti dai lavoratori per recarsi in ufficio. “A volte anche il lunedì, ma sicuramente non il mercoledì e non il venerdì”, aggiunge Van der Velde. “Nessuno vuole iniziare il weekend seduto in macchina per le prime ore”.
Questa tendenza ha fatto aumentare il traffico in quelle due giornate ma globalmente si registra una diminuzione nelle ore di punta del mattino del 2% negli ultimi sei mesi”, spiega Broekhuis dell’ANWB. “Questo nonostante il fatto che ci siano molte più auto e che il numero di chilometri percorsi sia aumentato”. Secondo l’AWVN, decidere di partire da casa quando si vuole e poi andare al lavoro è una soluzione facile da applicare e che aiuta davvero a evitare gli ingorghi.
La situazione in Italia
Nel nostro paese la quasi totalità dei contratti collettivi di lavoro prevede la modalità di esecuzione “mista” nella stessa giornata lavorativa solo quando il datore di lavoro richiama il lavoratore in presenza per motivate esigenze lavorative. Nessuna autonomia è lasciata al lavoratore di organizzarsi.
Nel Pubblico impiego l’Aran ha pubblicato addirittura un orientamento in materia, il CFC 118a (leggi), in cui viene specificato che la modalità mista è prevista solo in due casi ben delineati e con caratteristiche eccezionali.
Tutto questo sta a confermare che la cultura del lavoro a distanza nel nostro paese è ancora molto arretrata e che si continua a non lasciare alcun grado di autonomia ai lavoratori, continuando a preferire il controllo ed il comando su di essi.
Leggi l’articolo originale di Nu.nl qui