una donna lavora in smart working su una scrivania, con lo sfondo una finestra in cui si vede la cupola di san pietro

Smart working rafforzato a Roma, è notizia di questi giorni che il sindaco Gualtieri, in qualità di commissario straordinario per il Giubileo, ha incontrato le associazioni sindacali e datoriali per definire un accordo quadro sul lavoro agile straordinario.

L’accordo dovrebbe contenere una serie di azioni per favorire e rafforzare lo smart working a Roma in vista dell’avvio dell’anno Santo che avverrà il 24 dicembre prossimo.

In questi mesi la capitale sta vivendo una forte fase di congestionamento del traffico, a causa dei tanti cantieri ancora aperti, che si ripercuote sulla vita di lavoratori e cittadini.

E’ senz’altro positiva l’iniziativa del sindaco, ma le misure che saranno definite nell’accordo quadro e poi recepite nelle varie contrattazioni decentrate, dovranno rimanere strutturali e non avere solo la caratteristica della straordinarietà.

Se così non fosse si correrebbe il rischio, a Giubileo ultimato, di tornare indietro, un po come è successo nel dopo pandemia.

La nostra opinione

Bisogna essere consapevoli che negli ultimi due anni lo smart working a Roma è addirittura diminuito, sia nel pubblico che nel privato. Basti pensare che i dipendenti capitolini avevano solo un giorno a settimana di lavoro agile, pare che passerà a due nel nuovo accordo, e che la Regione Lazio ha attuato una brusca marcia indietro. Per non parlare poi delle università romane, dei casi eclatanti di Atac e Ama e di tutte quelle aziende private che sono tornate totalmente al lavoro in presenza.

Lo smart working rafforzato a Roma deve diventare una occasione per cambiare davvero la cultura del lavoro pubblico e privato in questa città. Una misura straordinaria e mal digerita dalle parti datoriali non servirebbe a nessuno, e provocherebbe il ritorno massiccio del lavoro in presenza ad Anno Santo terminato.

Piuttosto si pensi, che un rafforzamento ordinario del lavoro agile restituirebbe una città meno congestionata dal traffico, più vivibile per tutti, turisti compresi, con dei lavoratori e cittadini molto più sereni e felici.

Non ci resta che attendere i dettagli dell’accordo, auspicando che le misure che verranno adottate siano concretamente un rafforzamento allo smart working e non la solita propaganda politico – sindacale.

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