Pola Emilia Romagna

La Regione Emilia-Romagna approva il Piano Organizzativo del Lavoro Agile 2021-2023 (Pola), il piano triennale con il compito di programmare il lavoro agile dell’intero Ente e di definire le modalità per attuarlo e svilupparlo.

L’adempimento normativo, previsto dalle Linee Guida del Dipartimento Funzione pubblica, è l’occasione per mettere a regime un percorso iniziato già dal 2018, che vede la regione E.R. una delle prime ad adottare la remotizzazione del lavoro.

L’attivazione dello smart working ha carattere volontario, sia per l’Amministrazione quanto per il personale, a tal fine è previsto la sottoscrizione di un accordo individuale, tra l’Amministrazione ed il collaboratore.

La durata dell’accordo è di minimo 1 anno ed un massimo di 3 rinnovabile per altri 2. E’ possibile il recesso dallo stesso e la sua modifica in corso d’opera. Nell’accordo sono indicate le giornate in SW e quelle in presenza, prevista la rotazione delle giornate anche tra colleghi dello stesso team.

Per le giornate in smart working la fascia oraria per svolgere la propria attività è dalle 7.30 alle 19.30, non sono previsti, salvo diverse disposizioni normative o contrattuali:
  • Orari minimi da svolgere;
  • Rientri obbligatori;
  • Fruizione dei permessi brevi;
  • Riconoscimento dei buoni pasto;
  • Pagamento degli straordinari

Il lavoratore può operare, nelle giornate agili, anche in spazi di coworking diversi da quelli individuati dalla regione E.R.

Previsto il diritto alla disconnessione e la formazione con appositi percorsi. L’amministrazione fornirà la dotazione tecnologica composta da hardware, software e smartphone con dati per la navigazione.

Saranno infine avviati appositi percorsi di monitoraggio coinvolgendo l’organismo paritetico per l’innovazione ed il CUG dell’amministrazione.

Sicuramente il piano approvato dalla regione E.R. rappresenta un primo passo per modificare l’organizzazione del lavoro nel pubblico impiego e renderla più dinamica e flessibile. Tanti sono ancora gli aspetti migliorabili a partire da quelli economici che a nostro avviso non garantiscono ancora la parità tra chi opera in remoto e chi in presenza.

Nel rivedere il piano delle performance e degli obiettivi da raggiungere andrà tenuto conto del maggior rendimento dei lavoratori da remoto con un conseguente aumento del salario accessorio.

Scarica il POLA della regione Emilia Romagna qui

Comunicato stampa della regione

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