L'immagine raffigura un contratto di lavoro che non viene firmato

Si è conclusa con un nulla di fatto anche l’ultima riunione all’Aran per il rinnovo del CCNL Funzioni Locali per il personale non dirigente per il triennio 2022-2024. La situazione che si trascina da diverso tempo, conferma di fatto uno “stallo negoziale” e non lascia intravedere soluzioni a breve termine.

Il nodo della questione rimane quello della richiesta di integrazione delle risorse economiche messe a disposizione, avanzata da (CGIL e UIL) che detengono insieme la maggioranza nel comparto, perchè ritenute insufficienti. Disponibili a firmare invece le altre due organizzazioni sindacali rappresentative dellle funzioni locali (CISL e CSA).

L’Aran dal canto suo ha ribadito, riportando anche la posizione del Ministro Zangrillo, l’impossibilità di reperire ulteriori fondi per il triennio 2022-2024, evidenziando che il Governo, attraverso il recente decreto PA, ha previsto misure specifiche per il comparto funzioni locali, come il superamento del tetto del trattamento accessorio per le amministrazioni virtuose e capaci di autofinanziarsi, che porterebbero aumenti fino al 9%.

Il presidente dell’Aran ha inoltre dichiarato che “il contratto del comparto enti locali è una priorità, ma non si può ignorare il quadro di risorse definito dalla legge”.

Il blocco della trattativa ha fatto scattare il pagamento dell’indennità di “vacanza contrattuale”, in questo momento per il personale delle funzioni locali sono operative tre tipi di diverse di vacanze, quella ordinaria e quella maggiorata che si riferiscono al triennio 2022-2024 e quella che si riferisce al triennio 2025-2027 che sarà incrementata dell’1% a partire da luglio 2025.

Nell’interesse generale per i lavoratori del comparto, auspichiamo che le parti arrivino ad una intesa prima del periodo di vacanza estivo.

Continueremo a tenervi informati…

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