La questione dello smart working a Roma è stata ridimensionata, Il Sindaco Roberto Gualtieri, ha modificato la sua iniziale proposta di imporre il lavoro agile obbligatorio ai dipendenti pubblici della Capitale durante i lavori del Giubileo.
Invece di emanare un’ordinanza vincolante, ha optato per un semplice invito alle amministrazioni pubbliche a consentire il lavoro da remoto per almeno due giorni alla settimana, una prassi che in realtà è già ampiamente diffusa in molte amministrazioni pubbliche romane.
La decisione di ammorbidire la posizione iniziale sullo smart working a Roma sarebbe stata influenzata dalle perplessità espresse dal ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.
Sebbene il Ministro sia favorevole allo smart working, ritiene che debba essere utilizzato come strumento organizzativo senza compromettere la qualità dei servizi pubblici, e non come misura emergenziale per gestire il traffico causato dai cantieri del Giubileo.
L’approccio scelto da Gualtieri si allinea ora con quello già adottato per il settore privato, basato su un accordo quadro con le associazioni di categoria.
La lettera di invito alle amministrazioni centrali sottolinea l’importanza di mantenere l’efficienza dei servizi ai cittadini anche durante il periodo del lavoro agile, evitando così l’imposizione di misure obbligatorie che avrebbero potuto creare disservizi.
Leggi la lettera ufficiale di invito alle amministrazioni centrali