Appello a tutti i parlamentari per l’immediato ripristino delle quote minime di lavoro agile nella Pubblica Amministrazione.
In fase di conversione del decreto “proroghe” si invitano tutti i senatori e deputati della Repubblica a presentare un emendamento che preveda il ripristino delle quote minime di lavoro agile nelle Pubblica Amministrazione per le seguenti motivazioni:
- La cancellazione della quota minima emergenziale del 50% di lavoro agile rischia di provocare un rientro di massa di lavoratori in presenza, aumentando di fatto il rischio di contagio da Covid-19;
- Questa misura aumenta il carico del trasporto pubblico locale che non è in grado di assicurare una adeguata sanificazione dei mezzi di trasporto ed il necessario distanziamento;
- La popolazione interessata della misura in oggetto non è stata sufficientemente vaccinata;
- Gli uffici pubblici non sempre sono adeguati nel garantire il necessario distanziamento e la sanificazione obbligatoria;
- La paventata autonomia delle singole amministrazioni in tema di lavoro agile, a pandemia ancora in corso, appare troppo prematura. Lo smart working rappresenta un cambio culturale di organizzazione del lavoro che va accompagnato da misure legislative e quote incentivanti fino all’adozione dei nuovi contratti nazionali;
- Non va inoltre dimenticato in tema di PNRR che l’adozione del lavoro agile consente un minor impatto ambientale con la conseguente riduzione dell’inquinamento, riduce il fenomeno del pendolarismo ed il traffico, migliora la qualità di vita dei lavoratori, aumenta la produttività, riduce i costi per la pubblica amministrazione ed aumenta la produttività.