foto di Giulia nomade digitale che sta su una casa su un albero

Sono Giulia e sono una sviluppatrice web presso un’azienda italiana. Svolgo questo lavoro da oltre 10 anni ma solo negli ultimi 3 anni ho iniziato a viaggiare da sola a tempo, portando con me il mio lavoro.

Ho lavorato per tanti anni in ufficio, ma questa realtà non faceva per me. Le mie giornate e il mio umore hanno iniziato a diventare grigi fino a farmi attraversare un periodo molto buio della mia vita. Ho iniziato a sentire un’esigenza che non potevo più ignorare. La voglia di viaggiare era talmente tanta, che l’idea di continuare una vita in ufficio senza vedere il mondo, era troppo logorante.

Incontro quindi la prima realtà aziendale italiana che mi permette di viaggiare in smart working, realizzando così il mio sogno di diventare nomade digitale. Da quel momento ho imparato davvero tantissime cose e ho visitato tantissimi posti, dalle Canarie fino alla Thailandia.

Per organizzare il mio lavoro in viaggio, mi assicuro sempre che l’appartamento, o l’hotel, in cui andrò abbia una buona connessione. Ad esempio, chiedo uno speed test e una videochiamata per questioni di sicurezza. Mi informo in anticipo su quali bar ci sono nella zona che offrono il wi-fi, ma anche i coworking o coliving, quindi spazi dedicati ai lavoratori da remoto. Ho un modem router portatile e magari faccio una sim locale con tanti giga. Per ultimo porto sempre un cavo ethernet.

Porto con me l’attrezzatura minima quindi il computer portatile aziendale, mouse e da poco ho aggiunto anche uno schermo portatile. Solitamente in alcune zone predisposte ai nomadi digitali è facile trovare scrivanie già attrezzate con sedie, tastiere e monitor.

Quando ci si sposta per lungo periodo, come nel mio caso, è importante fare networking. Per questo è molto utile inserirsi in gruppi facebook dedicati ai nomadi digitali o ai remote workers. Spesso organizzano anche eventi con persone da tutto il mondo.

Ci sarebbero da dire tantissime altre cose su questo bellissimo stile di vita. I contro ci sono anche qui ma l’importante, alla fine, è trovare la propria dimensione e il proprio equilibrio. Ed io, così, ho trovato il mio.

Visita il sito di Giulia thelazysunflower

Instagram: thelazysunflower_

Leggi gli altri articoli della Smart Area

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.